Inaugurato il murale di Gabriele Bonato, l’ultimo in ordine di tempo realizzato dal progetto Chromopolis – la Città del Futuro, promosso dall’Assessorato ai Giovani del Comune di Trieste e coordinato dal PAG Progetto Area Giovani. Come sempre un grande lavoro di squadra, in questo caso reso possibile grazie al contributo della Fondazione Pietro Pittini, alla collaborazione con Edilmaster – La Scuola Edile di Trieste e alla consulenza artistica di Inward – Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana. “Come Fondazione siamo felici di aver potuto contribuire alla realizzazione del murales di Via di Servola dedicato alla giornalista Nadia Toffa che molto si è spesa, negli ultimi anni, per il rione ed i suoi abitanti” – dichiara Marina Pittini Presidente della Fondazione Pietro Pittini – che prosegue: “la proficua collaborazione con l’Assessorato ai Giovani del Comune di Trieste e tutti gli uffici coinvolti si è tradotta in un intervento partecipato che ha visto il diretto coinvolgimento di un gruppo di studenti della Scuola Edilmaster di Trieste in attività di affiancamento pratico all’artista Gabriele Bonato”. “Tutto questo” continua Marina Pittini “si muove in continuità e coerenza rispetto agli obiettivi della Fondazione di favorire e promuovere iniziative mirate alla crescita personale e professionale dei giovani in grado di impattare, come in questo caso, anche sulla dimensione comunitaria dei nostri territori e delle nostre città. Un ringraziamento particolare” conclude la Presidente “va all’Assessore Francesca De Santis, alla dott.ssa Rocco del Progetto Area Giovani, all’artista Gabriele Bonato e a Walter Lorenzi e Marco Svara della Scuola Edile EDILMASTER per avere reso possibile questo intervento particolarmente sentito dagli abitanti di Servola”.
Look Up è il titolo dell’opera dell’artista triestino Gabriele Bonato, in arte Ver_tical: un nome che evoca i concetti di verticale e verità, la stessa verità cercata dalla giornalista Nadia Toffa cui l’opera è dedicata. Le sue inchieste hanno infatti contribuito a richiamare l’attenzione sullo storico impianto siderurgico di Servola facendosi portavoce di richieste di molti residenti del rione che ancora la ricordano.
Artista poliedrico, Bonato è pittore, scultore, performer e scenografo. Affina la sua tecnica nell’ambito del graffiti writing grazie anche all’amicizia con Eron. La sua ricerca pittorica è strettamente connessa a un’inarrestabile riflessione sul senso della vita umana e il suo stile è stato premiato in numerosi concorsi che lo hanno visto esporre anche al Chelsea Art Museum di New York. Nell’opera Look up di Bonato, la Ferriera spicca sul bacino della città con i suoi mastodontici impianti, gli altoforni e le ciminiere, a testimonianza di un mondo industriale concepito in anni lontani. Un braccio meccanico, simile ad un fiore di acciaio, si erge verso l’alto e su di esso si posa uno splendido volatile: Nadia, nome che significa speranza. Il messaggio veicolato dall’artista è che solo attraverso l’esperienza elevata dell’amore e della bellezza si potrà generare un futuro armonioso, lo stesso su cui si basa la creazione delle stelle. Look Up è il primo murale del progetto Chromopolis realizzato su una proprietà di un privato ed è l’ultimo dei cinque interventi artistici del recente StreeTSart Festival che, seppure con le difficoltà in tempo di Covid, ha riqualificato superfici dislocate in diverse zone della città grazie agli artisti Sara e Davide Comelli, Emanuele Poki, Fabrizio Di Luca, Matteo Rota, Elisa Vladilo e gli studenti di Edilmaster.
“Orgoglio e soddisfazione nel vedere realizzata in meno di un anno questa opera d’arte partita e richiesta dai cittadini, afferma l’assessore De Santis, questo murale è dedicato alla giornalista scomparsa Nadia Toffa che tanto si è impegnata per la nostra città portando la questione ‘Ferriera’ sul palcoscenico nazionale. Oggi possiamo affermare che anche grazie all’impegno di Nadia un passo importante verso la risoluzione della problematica ambientale, con la chiusura dell’area a caldo, è stato fatto. Oggi vogliamo ricordarla con questa meravigliosa opera che attraverso una allegoria la ricorda volgendo lo sguardo verso il cielo e verso una vita del rione.Il progetto Chromopolis e lo StreeTSart Festival sono continuati nonostante il COVID ed è riuscito nell’intento che ci eravamo posti: portare la creatività urbana nelle periferie della nostra città cercando di dare attenzione e luce anche ai rioni meno centrali. Siamo riusciti, grazie a questo progetto, a far lavorare giovani artisti che hanno messo in campo la loro creatività donando colore e nuova energia a tante superfici che oggi hanno avuto nuova vita” conclude De Santis.